L’anno scorso, di questi tempi, i “canadesi” – invitati 
dall’Associazione Meridionale Cerealisti – si sono presentati ad 
Altamura (BA) la capitale del “granaio d’Italia” (con la Sicilia) per 
un’azione diretta di “pubbliche relazioni” e promuovere così il grano 
che più di altri vanta  gran qualità… Nell’occasione è uscita la news 
(che news non è,  perché cosa nota agli addetti ai lavori) che il grano a
 Manitoba, sia fatto maturare col “doping” (leggi glifosato) comunque al
 di sotto dei limiti di sicurezza fissati dall’Unione Europea, limiti 
che (insinuazione?) la UE, ha elevato proprio per consentire a detto 
grano di essere importato e commercializzato anche in Europa… C’è da 
considerare il momento di pesante crisi in cui versa il settore del 
grano duro specie nel Mezzogiorno d’Italia: da 2 anni il prezzo al 
quintale è di 4-5 euro sotto il costo di produzione, che in quelle zone 
si attesta intorno ai 22-23 euro circa al quintale - secondo la Cia 
(Confederazione italiana agricoltori) il prezzo ultimamente si è tenuto 
stabile sui 27-28 euro al quintale… Ciò vuol dire che un agricoltore (se
 ha terreno di proprietà) vende il proprio raccolto a 1.050 euro 
all’ettaro, avendo avuto costi per 850 euro (…).   Speculazione al 
ribasso che potrebbe addirittura crescere quando le importazioni, che si
 concentrano nel periodo a ridosso della raccolta, influenzano i prezzi 
di un mercato non sempre “trasparente”… anche per il grano bulgaro che 
arriva via mare a Bari (migliaia di tonnellate!) “triangolato” da navi 
battenti bandiera di Singapore o della Turchia, grano, questo, che con 
il prezzo e la qualità di quello canadese, proprio non ha niente a che 
spartire! 
In questo “variegato” contesto, non per fortuna, ma per 
professionalità e competenze, brilla un nome che è sinonimo di ottima 
reputazione: Molino Rachello!
Parliamo dell’apice della piramide del 
grano tenero, con una produzione di oltre 2000 quintali di macinato al 
giorno ottenuti dalla migliore selezione dei grani e con le più 
innovative tecnologie di lavorazione e rigorosi controlli qualitativi, 
che danno vita a farine genuine, sicure e dalle elevate qualità 
nutrizionali, farine fornite a centinaia di panifici artigianali, 
pizzerie e industrie alimentari. Questa la cronistoria: gli albori 
risalgono all’ormai lontano 1855 comprovati da una copia 
dell'“istromento” - l'atto notarile della compravendita di un terreno - 
che segna l'avvio dell’attività di Molino Rachello. Un'antica storia di 
mugnai che, in realtà, ha avuto origine molto anni prima.  Andrea 
Rachello - 90 anni oggi - rappresenta la quarta generazione, lui affitta
 un Molino a Cendon di Silea, nella provincia di Treviso e l’anno dopo, i
 figli, Carlo e Giovanni, decidono di acquistarlo. Dopo 50 anni di 
attività molitoria, nasce la “Ditta F.lli Rachello s.n.c. di Andrea e 
Giuseppe Rachello” e l’attività si trasferisce a Musestre di Roncade nel
 cuore del Parco Naturale del Fiume Sile. Nel 1992 il Molino F.lli 
Rachello s.a.s. ottiene la certificazione di qualità ISO 9001 (secondo 
molino del Nord-Est ad ottenerla) e quella per la macinazione di cereali
 Biologici; alla produzione convenzionale si aggiunge anche la farina 
biologica (oggi una delle linee fiore all’occhiello dell’azienda). Nel 
2006 la capacità produttiva arriva a oltre 2.000 quintali di grano 
tenero macinato al giorno, con un’altissima qualità di servizio e di 
prodotto fornita a centinaia di panifici artigianali e di industrie 
alimentari. Nel 2011 l’installazione di un impianto fotovoltaico da 
160Kw/h, permette di ridurre le emissioni di Co2 e nel 2015, il progetto
 “Oasi Rachello” di filiera tracciata 100% italiana è formalizzato 
ufficialmente tramite un disciplinare, che dichiara anche la visione 
aziendale di sostenibilità a 360°, sia dal punto di vista ambientale che
 socio-economica. Nel 2016 ulteriore ampliamento dell’impianto 
fotovoltaico a 210Kw/h e nel 2018 l’implementazione di un Progetto 
Sostenibilità in collaborazione con Assindustria Venetocentro di 
Treviso, per limitare ancor di più l’impatto ambientale e rendere gli 
interi processi aziendali sempre più ecosostenibili. Oggi, presso il 
Molino, la nuova generazione di Rachello, con la passione e l’attenzione
 per la qualità intatte, tutto è sempre al 100% italiano e  al 100% 
tracciabile.  I numeri: 3 regioni, 30 aziende agricole, 1 team di 
agronomi dedicato, 1 progetto di agricoltura sostenibile con 
disciplinare, certificazione ISO 22005, 10 farine 100% italiane.  Il 
Molino garantisce una filiera con materia prima di eccellenza grazie al 
grande rispetto nei confronti del territorio e dell’ambiente, poiché 
solo da terre, acque ed aria non inquinate possono nascere cereali sani,
 in grado di dare vita a farine genuine e naturali, rese così adatte 
alle diverse destinazioni d’uso.  Per questo da sempre il Molino 
predilige progetti ecosostenibili, selezionando zone agricole in aree 
naturali o protette - Oasi Rachello -  favorendo gli agricoltori che 
scelgono coltivazioni biologiche e non OGM e impegnandosi in particolare
 con coltivatori locali, con i quali fa rete, per prendersi cura del 
benessere dei clienti.  I maestri dell’Arte Bianca che hanno scelto di 
affidarsi a dette Oasi, contribuiscono a fornire un prodotto finale di 
qualità superiore e dalle proprietà uniche e gli agronomi, costantemente
 presenti, assistono gli agricoltori nell’applicazione del concordato 
disciplinare di coltivazione per garantire elevati standard. In un 
momento economicamente difficile, nel settore del grano, ce ne fossero 
di molini Rachello!
(GfL)
Molino Rachello srl
di Roncade, Via Everardo, 51, 31056 Musestre TV
		


