venerdì 23 ottobre 2020

Oderzo, Terra di Storia e di Storie : l'Europa della scienza e della cultura

 

 Odèrso

cità pa' schèrso

punto perso

de l'universo

co 'l Montegan par traverso.



Oderzo, Terra di Storia e di Storie apre nell'ultima settimana di ottobre le iniziative di

informazione che la rete Borghi d'Europa propone nel progetto L'Europa delle scienze e della cultura,patrocinato da IAI (Iniziativa Adriatico-Jonica,Forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica).

L'antica Opitergium raggiunse il massimo splendore nel I secolo come municipium romano.

Oggi viene riproposta come crocevia dei Percorsi Internazionali, che Borghi d'Europa sviluppa

dal 2018,Anno Europeo del Patrimonio Culturale.


I temi affrontati sono molteplici. Si va dalla storia ( Gaia da Camino e il ricordo di Dante

Alighieri ), all'intervento di Gianluigi Pagano, direttore della rivista scientifica ND Natura Docet

sulla birra nella tradizione romana ( Percorso La Via della Birra).

L'accordo con CentroLife per il coordinamento e la revisione scientifica dei materiali didattici

del progetto Viaggio dentro la Vita, donati alle comunità scolastiche ; gli incontri a convivio

presso la Sosteria ristorantenoteca ( Percorso Terre di Roma ed Eurovinum,Il Paesaggio della vite

e del vino) ; le tematiche enogastronomiche ( gli interventi di Moro Formaggi sui temi dell'affinamento e un 'viaggio' attraverso i formaggi di altri Paesi d'Europa) ; il Percorso Aquositas,

Le Vie d'Acqua ( con la cucina di Terra e di Mare al ristorante Grancasa) e la Via della Pizza ;

le antiche osterie come luoghi di incontro ( da Capeotin,al Bersagliere,ecc.).


Tutti questi temi verranno 'composti' in una serie di servizi informativi , che daranno vita ad una campagna multimediale, curata dall'ufficio stampa di Milano della rete Borghi d'Europa.

Ogni tappa a tema, ospiterà anche testimonianze ed eccellenze di altri territori che partecipano al

progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura.

 

venerdì 9 ottobre 2020

Borghi d’Europa alla Sosteria,ristorantenoteca in Oderzo

 


Milano-. La rete Borghi d’Europa promuove nel 2020 e nel 2021 il progetto L’Europa delle scienze e della cultura, patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica).

Fulcro del progetto sono i 10 Percorsi Internazionali presentati nell’aprile del 2019 nella sede milanese del Parlamento Europeo, che verranno ultimati, nelle loro tappe, a fine gennaio 2021.

Oderzo è stata inserita nel Percorso Terre di Roma.che raccoglie città e siti archeologici di oltre

cinque paesi europei e nove regioni italiane.

“ L’antica Opitergium – osserva Renzo Lupatin,presidente di Borghi d’Europa-, diventa così il

punto di coordinamento e di raccordo del Percorso Internazionale, che propone anche una Via

del Gusto del tutto inedita”.

Mercoledì 14 ottobre si svolge una conferenza stampa a convivio presso Sosteria,ristorantenoteca,

per presentare le iniziative di informazione.

Valeria e Maurizio, numi tutelari di un locale ‘intrigante’, hanno considerato il tempo della pandemia

come una opportunità ed hanno rinnovato i ’significanti’ del proprio locale,in una entusiasmante

operazione di pensiero e azione (visto che , materialmente, hanno lavorato giorno per giorno all’opera di restyling). Il risultato è per davvero

ragguardevole.

La conferenza stampa a convivio ospiterà anche alcuni degli amici- fornitori della Sosteria : fra

gli altri vogliamo ricordare Paola Mason, con i vini dell’Azienda Agricola La Ponca (Dolegna del Collio) ; la Latteria Moro (Moro

Formaggi dal 1930 è la famiglia di affinatori di formaggi per eccellenza) e i vini de Le Terre di San Rocco di Roncade.


domenica 4 ottobre 2020

La sostenibilità energetica: le soluzioni di Repower

 


La sostenibilità energetica: le soluzioni di Repower

L’efficienza energetica è diventata un’esigenza

primaria in ambito aziendale: originariamente

essa era semplicemente associata

all’ottimizzazione energetica dei soli processi

produttivi, mentre oggi questo orizzonte si è

molto esteso, interessando non solo la specifica

attività produttiva, ma anche le persone,

l’ambiente e più in generale il territorio in cui

tale attività si svolge.


Qualità ed efficienza degli ambienti di lavoro,

luce e benessere, in relazione anche ai cicli

circadiani, autoproduzione e fonti rinnovabili

sono divenuti centrali nei processi certificativi

volontari attraverso cui le imprese vogliono

muoversi o vengono misurate.

Per aiutare le aziende nelle valutazioni sulla

sostenibilità del proprio business, Repower mette

a disposizione l’ASE (Analisi di Sostenibilità

Energetica): un’indagine a 360°, dalla provenienza

delle forniture energetiche, alle modalità

di ottimizzazione dei consumi, procedure

di prevenzione e sicurezza dei quadri elettrici,

illuminazione, interventi impiantistici e mobilità

elettrica.

In base alle risposte fornite, se l’indice (o

punteggio) ottenuto è pari ad almeno 3 punti

(su un totale di 5), all’azienda viene rilasciato

un attestato di eccellenza.

Il vantaggio è quello di scoprire in modo

molto semplice quanto è sostenibile la propria

impresa in un’ottica di attenzione al futuro, ma

anche ricevere una certificazione d’eccellenza

da comunicare all’esterno, con tutti i benefici

che una simile strategia porta con sé a livello

di immagine.

Dopo questa analisi, Repower mette a disposizione

delle aziende una serie di servizi innovativi

quali:

• Termografia ad Infrarossi, con la quale viene

analizzata in maniera oggettiva lo stato di

salute dei quadri elettrici.

• Sistemi di Monitoraggio in tempo reale dei

consumi, tramite strumenti hardware e software

dedicati.

• Interventi di miglioramento degli impianti di

illuminazione tramite relamping con tecnologia

a led.

• Sistemi di monitoraggio e valutazione sull’efficienza

della flotta aziendale e analisi delle

opzioni di miglioramento, compreso inserimento

di veicoli a motorizzazione elettrica.

Tutti questi interventi, e altri non nel presente

elenco, sono presentati alle aziende italiane

tramite una rete di professionisti che copre tutto

il territorio nazionale

Giampaolo Mazza

Consulente per l’energia

sabato 3 ottobre 2020

La sostenibilità nel mondo delle farine: il Molino Tuzzi di Dolegna del Collio (GO)

 




Il Molino Tuzzi dal 1905 rappresenta un valore

per tutto il territorio, con il suo antichissimo

stabile, risalente al XIII secolo, di cui rimangono

ad oggi, oltre all’intera struttura, la pila per l’orzo,

il batti baccalà, la macina in pietra e tutti

gli organi di trasmissione. Il suo valore non è

solo storico-architettonico, ma deriva soprattutto

dai suoi prodotti e dall’impostazione della

produzione.. Già nella seconda metà degli

anni ’90 é uno dei primi produttori in regione di

farina di mais proveniente da coltivazione biodinamica,

ma ai Tuzzi non basta fare le cose

per bene; bisogna anche comunicarlo e condividerlo!

E’ così che dagli anni 2000 si fa intensa l’attività

didattica con visite di scolaresche provenienti

da tutta la Regione. Quello dei Tuzzi è l’unico

molino artigianale in attività nell’area delle

provincie di Gorizia, Trieste e di tutto il territorio

sloveno a ridosso del confine, ed è sicuro alleato

di tanti piccoli coltivatori, sia italiani che sloveni,

custodi delle antiche varietà autoctone e

del patrimonio agricolo del Collio e di tutto l’areale

circostante. Il Molino Tuzzi, assieme al Panificio

Iordan, all'azienda agricola “La Fattoria”

di M.Grinovero e ai consumatori del Friuli Orientale

hanno costituito, all’interno del “Forum dei

Beni comuni ed Economia solidale FVG” il primo

“Patto di filiera della farina del Friuli Venezia

Giulia” per la produzione di farine e derivati di

alta qualità ma economicamente accessibili a

tutti, prodotte con metodi sostenibili e svincolati

dalle leggi di mercato.

Agricoltori, trasformatori e consumatori hanno

quindi iniziato insieme un percorso durante

il quale si sono presentati e condivisi i costi per

la produzione del grano e per la sua trasformazione

e si sono scelti insieme le modalità produttive,

attraverso lo scambio di conoscenze.

Inoltre i consumatori hanno deciso anticipatamente

la quantità di prodotto che andranno

Federico Pedini Amati a comprare, assumendosi, per la prima volta,

 
una parte del rischio d'impresa, impegnandosi

ad anticipare parte della spesa finale, andando

così a coprire i primi costi sostenuti dagli

agricoltori. I cereali provengono da agricoltura

biologica non certificata perchè il desiderio è

quello di creare un nuovo rapporto di fiducia

tra tutte le parti attive nel patto, garantendo la

massima qualità attraverso la totale trasparenza

produttiva e lo scambio reciproco di informazioni,

rendendo così superflue le certificazioni

e riuscendo, in questo modo, a contenere i

prezzi del prodotto finale. Si sono quindi costruite

le basi per una vera filiera corta, dove tutto,

dalle coltivazioni ai laboratori di trasformazione

è visitabile.

L'obiettivo principale è lo sviluppo di una

diversa modalità di produzione e di acquisto,

opposta alle attuali leggi economiche che minano

il vivere e il bene comune. ”Desideriamo

creare nuovi luoghi di comunicazione e di reciproca

conoscenza - ci dice Adriano Tuzzi - all'interno

dei quali tutti gli attori hanno la possibilità

di incontrarsi, conoscersi, scambiare i propri saperi.

Vogliamo creare un nuovo tipo di scambio

che non sia solo economico ma soprattutto

umano”.

Gianluigi Pagano

 

venerdì 2 ottobre 2020

La sostenibilità nella filiera del Pane e della Pizza: Cuppone1963

 

 


La rete internazionale Borghi d'Europa ha inserito l'azienda Cuppone 1963 nei Percorsi Internazionali, segnatamente in quello dedicato ai Mulini del Gusto e alle Via del Pane e della Pizza. “ Un inserimento del tutto naturale -osserva Renzo Lupatin, Presidente di Borghi d'Europa- poiché Cuppone1963 rappresenta certamente una delle espressioni più avanzate che il tessuto produttivo italiano esprime nel settore dei sistemi di cottura per il pane e la pizza”. Nel corso del 2019 e del 2020, sono state molteplici le occasioni alle quali Cuppone 1963 ha potuto partecipare agli eventi organizzati nel quadro dell’iniziativa di ESOF2020: dalla conferenza stampa a Milano, agli stages di informazione che si sono svolti in Azienda e sulle rive della Piave, per la presentazione del progetto “L'Europa delle Scienze e della Cultura”. Questo progetto gode dei prestigiosi Patrocini della IAI(Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-ionica) oltre che di ESOF2020 Eurosciences Open Forum,Trieste Capitale Europea della Scienza.

Nell’ambito dei temi della sostenibilità e della scientificità della filiera agroalimentare che Borghi d'Europa ha sviluppato in questo contesto durante gli incontri di Trieste, Cuppone 1963 è stato il relatore ufficiale per quanto riguarda i sistemi di cottura del pane e della pizza: ricerca innovazione e tecnologie. “50 anni, sono un traguardo importante per Cuppone- commenta Federico Cuppone, Ceo dell'Azienda -, che dopo mezzo secolo di invenzioni continua a percorrere la strada della ricerca e dell’innovazione per proporre al mercato internazionale prodotti e soluzioni sempre all’avanguardia e consolidare il marchio CUPPONE nel mondo, come sinonimo d’eccellenza. Per esempio siamo i primi a progettare e utilizzare un sistema di controllo elettronico della temperatura e della potenza delle resistenze del forno per mezzo di un microprocessore. Questo sistema, che garantisce uniformità di cottura e risparmio energetico, è stato costantemente perfezionato ed è oggi utilizzato nelle serie più prestigiose di forni “

Alessio Dalla Barba


Percorso Internazionale I Mulini del Gusto e le Vie del Pane e della Pizza

Il Panificio Iordan di Capriva del Friuli nei Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa

Matteo Cunsolo,fornaio di Parabiago (Milano) ai tempi dell'emergenza