venerdì 1 gennaio 2021

La sostenibilità nei sistemi di cottura del pane e della pizza : Cuppone 1963 in Europa

 


Per uno chef il forno è come per un violinista il suo violino: lo strumento che gli permette di esprimere al meglio la propria creatività. Perciò per tutti ad un certo momento si impone la scelta delle caratteristiche che questo strumento deve avere.


Così nel 2020 Borghi d'Europa, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura

(Patrocinio IAI), ha realizzato l'incontro con Cuppone 1963.


Nell’ambito dei temi della sostenibilità e della scientificità della filiera agroalimentare che Borghi d'Europa ha sviluppato in questo contesto durante gli incontri di Trieste, Cuppone 1963 è stato il relatore ufficiale per quanto riguarda i sistemi di cottura del pane e della pizza: ricerca innovazione e tecnologie. “50 anni, sono un traguardo importante per Cuppone- commenta Federico Cuppone, Ceo dell'Azienda -, che dopo mezzo secolo di invenzioni continua a percorrere la strada della ricerca e dell’innovazione per proporre al mercato internazionale prodotti e soluzioni sempre all’avanguardia e consolidare il marchio CUPPONE nel mondo, come sinonimo d’eccellenza. Per esempio siamo i primi a progettare e utilizzare un sistema di controllo elettronico della temperatura e della potenza delle resistenze del forno per mezzo di un microprocessore. Questo sistema, che garantisce uniformità di cottura e risparmio energetico, è stato costantemente perfezionato ed è oggi utilizzato nelle serie più prestigiose di forni “.


Nel 2021 il progetto Eurosostenibilità ospiterà nuovamente l'azienda trevigiana. Si tratta di un focus di approfondimento sulle caratteristiche dei forni Cuppone e sulle loro Qualità di cottura. Il coordinamento del progetto informativo è stata affidato al giornalista bolognese Gianluigi Pagano, direttore della rivista scientifica ND (Natura Docet).

Una iniziativa inedita – commenta Federico Cuppone, CEO dell'Azienda-,che vuol sottrarrre il dibattito sulla sostenibilità all'astrattezza delle enunciazioni e consegnarlo alla realtà dei vissuti tecnologici ed esperienziali.Non vorremmo che la parola sostenibilità facesse la fine della parola qualità....”


Parole sacrosante.


L'appuntamento è a fine gennaio per il primo incontro d'informazione.”