sabato 29 febbraio 2020

Il progetto: L'Europa delle Scienze e della Cultura promosso da Borghi d’Europa, patrocinato da ESOF (EuroScience Open Forum)



La rete internazionale Borghi d’Europa promuove, in collaborazione con ESOF (EuroScience Open Forum), il progetto di informazione ’L’Europa della Cultura e della Scienza’, patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica), Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica.
Tale forum è nato nel 2000, con un accordo sottoscritto ad Ancona da parte dei ministri degli Affari Esteri di sei paesi rivieraschi: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia.
Al centro della Dichiarazione di Ancona è stata posta la cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.
Ai sei membri originari se ne sono progressivamente aggiunti altri quattro: Serbia e Montenegro (dal 2002 insieme e dal 2006 separatamente), Macedonia del Nord nel 2018 e Repubblica di San Marino nel 2019.
Borghi d’Europa sta sviluppando un piano di incontri ed interviste con i Senior Officials di Iniziativa Adriatico Jonica, al fine di presentare le realtà dei Partner e promuovere una reciproca conoscenza al fine di una proficua collaborazione. In particolare nelle prossime settimane è stato chiesto l’incontro con il Dipartimento Affari Esteri della Repubblica di San Marino, che è entrato a far parte del Forum nel 2019.
L’idea di tale incontro, per proporre una partecipazione attiva di San Marino al progetto di Borghi d’Europa, nasce dalle parole stesse che il Segretario di Stato agli Affari Esteri di San Marino che aveva dichiarato all’Assemblea delle Repubblica, per illustrare le motivazioni che sottendono alla scelta dell’adesione allo IAI: “ San Marino attribuisce molta importanza ai principi della cooperazione, allo scambio di buone pratiche e ai progetti che promuovono la cooperazione interregionale", specificamente quelli nel settore dei trasporti e dell’energia, della cultura e del turismo sostenibile. San Marino - ha continuato - ritiene che l’appartenenza a una determinata area geografica, a una storia e a una cultura condivise rappresenti un plusvalore, perché significa riconoscere le comuni prospettive dell’integrazione e allearsi per la risoluzione delle sfide quotidiane, nazionali o sovranazionali che siano."

Borghi d'Europa dunque, che ha già realizzato delle collaborazioni informative con la Segreteria di Stato per il Turismo, seguite dal giornalista e scrittore Gianluigi Pagano, particolarmente sui temi del patrimonio agroalimentare della Repubblica e sul recupero del treno Bianco-Azzurro e che in questi giorni sta perfezionando un accordo con l’USGI (Unione dei Giornalisti Sanmarinesi), al fine di amplificare la rete di informazione dei progetti europei, si augura una collaborazione con l’antica Repubblica del Titano
G.P.


Patrocinio
Associazione Culturale BORGHI d’EUROPA
Piazzale Martesana 6 - Milano / Via Lussemburgo n.42 – Padova - tel.+39 3809081686

domenica 16 febbraio 2020

'Cotto a legna' di Piombino Dese nella Via del Pane - Destinazione Valle Agredo



La rete Borghi d'Europa realizza nel 2020 il progetto di informazione 'L'Europa delle Scienze
e della Cultura', patrocinato dalla IAI (Iniziativa Asriatico-Jonica) e da ESOF2020 Euroscience Open Forum-Trieste Capitale Europea della Scienza.
'Destinazione Valli Agredo' è il percorso dedicato al territorio dell'alta padovana, con particolare
riferimento alla creazione di una Via del Gusto.
I giornalisti e i comunicatori si stanno muovendo sui temi della sostenibilità e della scientificità
della filiera agroalimentare e nel loro particolarissimo viaggio del gusto, hanno incontrato Diego
Vedoato e il suo laboratorio 'Cotto a legna'.
Una storia, quella di Diego, che nasce da esperienze professionali del tutto diverse e che lo ha portato a rilevare il vecchio forno a legna in quel di Piombino Dese.
“Cotto a Legna è un laboratorio artigianale specializzato nella produzione di pane e prodotti da forno, il tutto naturalmente…cotto a legna! L’azienda nasce nel 2009 dall’idea di continuare la tradizione di quello che è stato uno dei forni precursori nell’ambito della produzione biologica artigianale. I nostri prodotti sono biologici in gran parte certificati, tra questi l’alimento principe è sicuramente il nostro pane, prodotto con lievito madre e con farine macinate a pietra di prima qualità.”
Il metodo di produzione biologico è un sistema di gestione della nostra impresa caratterizzato da :

adozione tecniche colturali idonee a preservare la struttura e gli equilibri microrganici dei prodotti utilizzati;
esclusione dell’utilizzo di fertilizzanti e antiparassitari chimici;
divieto di utilizzo di organismi geneticamente modificati;
controllo da parte di enti terzi autorizzati, su tutte le fasi della produzione: dalla lavorazione alla trasformazione dei prodotti
Il metodo di produzione biologico è disciplinato da a livello comunitario dai reg. CE 2092/91 (normativa base) e 1804/99 (disposizioni per le produzioni animali).
L’Italia è il primo paese in Europa per numero di aziende che applicano il metodo di produzione biologico.
Il forno – racconta Diego- è stato creato con materiale non cementizio,costruito con mattoni e calce,
fondo (platea) di materiale pietra Leccese naturale. A legna diretto…la combustione della legna avviene nella camera di cottura del prodotto.


Per tutti questi buoni motivi Borghi d'Europa ha inserito Cotto a Legna nelle iniziative di
informazione del progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura.

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Il ristorante enoteca SANMARCO di Noventa di Piave nei progetti europei



Ci voleva il suggerimento di Alessandro Marcon e di Cristian Raggiotto della Alemar, per
invogliare i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa a visitare il ristorante enoteca
Sanmarco a Noventa di Piave, nei percorsi internazionali di Aquositas, Le Vie d'Acqua.
Alla riscoperta di una Noventa ricca di spunti ambientali,artistici,storici e letterari, non poteva
mancare anche una rilettura dei percorsi enogastronomici, per ritrovare una cucina di pesce
creativa, ma volutamente attenta a non 'coprire' la qualità delle materie prime, impegnata ad
accompagnare con maestria la natura stessa degli elementi.
Gianvito, dopo diverse esperienze professionali attraversate con una passione e una curiosità
d'altri tempi, ha affrontato con la propria famiglia l'esperienza del Sanmarco, deciso a presentare
una cucina di alto livello, senza troppe strombazzature o esibizioni ( che il più delle volte
cadono poi rovinosamente nel vuoto !).
Basta scorrere le recensioni dei clienti : lo stile di servizio, semplice ed ammiccante senza essere invasivo o inutilmente untuoso ; l'ampia scelta di vini (forse oltre 500 etichette in carta) ; la
scelta di non dare importanza al menù cartaceo, per previlegiare il dialogo diretto con il
cliente ; il saggio rapporto qualità-prezzo.
Insomma il ristorante enoteca Sanmarco è stata una autentica scoperta, così da convincere i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa di organizzare una tappa del Percorso Internazionale
Aquositas a Noventa di Piave. L'idea che attraverso la cucina si possa raccontare il territorio
(grazie anche alla partecipazione dei protagonisti delle storie locali), è il filo rosso che unisce
borghi diversi e di diverse terre.
Diciamo poi che la riscoperta di Noventa di Piave secondo una chiave di lettura forse più
modesta ma certamente più vera ed autentica, è un altro dei punti positivi che vanno ascritti
a Gianvito e alla sua avventura imprenditoriale.
Così va bene !
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pri servizi e per analizz

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sabato 15 febbraio 2020

Trieste Città Europea della Scienza EuroScience Open Forum Trieste 5 - 9 luglio 2020 PRESENTATO IL PROGRAMMA DI ESOF 2020: SARÀ UN FORUM ALL’ INSEGNA DELLA SOSTENIBILITÀ


I temi del Green Deal Europeo faranno da filo conduttore a molti del 170 eventi in calendario. Diversi gli ospiti e i keynote speaker di rilevanza internazionale, tra i quali I Premio Nobel Didier Queloz e Ada Yonath, Fabiola Gianotti, Alessio Figalli
Aperte su www.esof.eu le iscrizioni per partecipare all’evento
Presentato a Trieste il programma di ESOF2020, lo EuroScience Open Forum in calendario a Trieste dal 5 al 9 luglio 2020. Giunto alla sua nona edizione, il Forum biennale dedicato alla ricerca scientifica e all’innovazione si articolerà in incontri, dibattiti, spazi espositivi in cui si confronteranno ricercatori, policy maker, imprenditori, giornalisti e comunicatori scientifici.
Circa 170 gli eventi selezionati tra più di 600 proposte pervenute da tutto il mondo, a cominciare naturalmente dall’Europa. Sono attesi nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia, Città Europea della Scienza 2020, oltre 4000 partecipanti da circa 80 Paesi.
Per prendere parte al Forum è possibile registrarsi sul sito www.esof.eu a partire da oggi.
I temi e gli ospiti principali del Forum
Il Porto Vecchio di Trieste, sede prescelta di ESOF, diventerà centro di discussione e di proposta su temi cruciali del nostro tempo, tra sostenibilità, nutrizione, qualità della vita, digitalizzazione, intelligenza artificiale e molto altro.
Al motto di “Open Knowledge, Fair Future”, nel corso dei lavori si parlerà di Economia blu e di corretta gestione della risorsa mare, a cominciare dal Mar Mediterraneo, di Economia circolare, lotta agli sprechi e riciclo, di cosa può fare la scienza per nutrire un modo sostenibile un pianeta in
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crescita demografica. Qualità della vita e salute sono un altro filone rilevante, con le maggiori sfide alle quali sono attese scienza e tecnologia, dall’invecchiamento alla sconfitta del cancro nei prossimi anni. Il nostro mondo e altri mondi, si parlerà di esopianeti, con 11 miliardi di pianeti potenzialmente abitabili ipotizzati nella sola nostra galassia. E, ancora, di collaborative design, di comunicazione della scienza, di diplomazia scientifica e grandi installazioni di ricerca come il CERN o il Sincrotrone SESAME in Giordania. Sarà presente anche il “Direttorato Generale Rcerca e Innovazione”, l’organo della Commissione Europea che si occupa delle policy della ricerca e che proprio a ESOF descriverà il nuovo programma di finaziamento della durata di 7 anni: “Horizon Europe”.
Alle sessioni a tema prevalentemente scientifico (Science Programme), si affiancheranno quelle delle altre due tracce del programma di ESOF: Science to Business, dedicato al rapporto scienza e impresa e Science to Career, dedicato alle professioni del futuro.
Un momento importante legato al Science to Business programme sarà la tre giorni organizzata dal Joint Research Centre della Commissione Europea in collaborazione con Area Science Park e il Technology Park di Lubiana, in cui esperti di trasferimento tecnologico offriranno la loro consulenza nella valutazione di idee imprenditoriali innovative derivanti dalla ricerca. A questo si aggiunge l’iniziativa “Business meets Science” realizzata da ESOF2020, Elettra Sincrotrone e Confindustria, che dal 6 all’8 luglio metterà in connessione ricercatori, uffici di trasferimento tecnologico e imprese attraverso workshop, discussioni di gruppo e meeting one-to-one.
A proposito di nuove professioni, un evento speciale, realizzato da Commissione Europea, Union pour la Mediterranèe e Mare Fvg, sarà dedicato alle Blue Skills, ovvero alle nuove specializzazioni legate all’economia blu, alla strategia di crescita e sviluppo ecosostenible a tutela di mari, fiumi, oceani, laghi ed ecosistemi ad essi associati.
(Allegata una lista contenete alcuni degli highlight di ESOF2020).
Tra gli oltre 850 relatori attesi, si segnalano diversi nomi di richiamo tra cui Didier Queloz, Nobel per la fisica 2019; Ada Yonath, Nobel per la chimica nel 2009; la Direttrice del CERN Fabiola Gianotti; Il matematico vincitore della Medaglia Fields 2018 Alessio Figalli; Il Direttore dello Human Technopole di Milano Iain Mattaj; i genetisti Mauro Giacca e Michele Morgante; la professoressa Sheila Jasanoff, esperta dei rapporti tra scienza e politica; l’epidemiologa Tolullah Oni; Griša Močnik e Matevž Lenarčič, rispettivamente un fisico e un pilota di aerei leggeri, impegnati in Aviation for Science un progetto per monitorare i livelli di black carbon nell’aria; l’esperta di smart cities Ina Homeier e Albert van Jaarsveld; CEO di IIASA l’International Institute for Applied Systems Analysis e il Presidente dell’European Research Council Mauro Ferrari; (vedi lista biografie allegata).
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Ricca anche la lista degli eventi satellite di ESOF2020, una serie di appuntamenti che accompagnano il Forum toccando temi cha vanno dalla governance di internet, ai rapporti tra scienza e diritto, la lista completa è disponibile sul sito www.esof.eu
Sintetizza Bruno Della Vedova, Local Scientific Programme Coordinator: "ESOF2020 sarà un evento unico e straordinario per la città di Trieste, per la macro-regione Adriatica, per l'Europa e non solo: un appuntamento a cui non si può mancare. Avremo un ricco programma, workshop, eventi speciali e momenti di confronto per gli oltre 4000 partecipanti attesi da tutto il mondo. La sostenibilità e l'innovazione sono la chiave di lettura e la guida delle tre tracce in cui si snoda il programma: quello scientifico, quello dedicato ai rapporti tra scienza e impresa e quello dedicato alle carriere del futuro. Sono sicuro che grazie all'eccellente lavoro svolto dalle commissioni nel selezionare contenuti e relatori, ESOF risulterà un'arena di vivace discussione e confronto su come l'innovazione in ogni ambito scientifico debba trainare il cambiamento per uno sviluppo sostenibile, responsabile e coerente, in linea con la nuova strategia europea per un Green Deal che nel 2050 renderà l’Europa carbon neutral".
Il Champion di ESOF2020, Stefano Fantoni spiega: "Il programma di ESOF2020 concretizza una visione volta a ri-generare il futuro, in grado di coniugare rigore scientifico e partecipazione democratica, consapevolezza internazionale e rapporto col territorio. Soprattutto attraverso una riflessione su sostenibilità e coinvolgimento sociale, le due linee guida dell'edizione triestina, vorremmo mostrare ai delegati e ai partecipanti di ESOF2020 che il futuro non é a priori una promessa, né necessariamente una minaccia, ma forse più semplicemente è qualcosa di cui ci possiamo riappropriare insieme, a partire da un confronto esteso con la scienza e la tecnologia."
Come tutte le grandi manifestazioni, ESOF2020 sarà uno ZeroImpactEvent by AcegasApsAmga grazie alla collaborazione con la multiutility, che per l’occasione potenzierà i servizi ambientali all’interno del Porto Vecchio, oltre a prevedere una serie di ulteriori azioni volte a massimizzare comportamenti sostenibili, come il posizionamento di erogatori di acqua di rete.
Gli eventi dedicati ai media
Tanti gli appuntamenti previsti per giornalisti e operatori della comunicazione. A partire dalla Conferenza Europea dei Giornalisti Scientifici (ECSJ 2020) che si svolgerà appena prima di ESOF, il 3 e il 4 luglio, e che comprenderà un workshop dedicato ai giornalisti provenienti dal Paesi di centro-est Europa (Balkan School of Science Journalism, un’iniziativa di CESJ - Center for Ethics in Science and Journalis, Balkan Network of Science Journalists, SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e JRC -Joint Research Centre.
Durante il forum, tutti i giornalisti accreditati avranno accesso gratuito all’ESOF Village di Porto Vecchio e potranno quindi seguire l’intera manifestazione. Il programma prevede sessioni
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specifiche sulla comunicazione della scienza é sul giornalismo scientifico come il panel sull’etica del giornalismo proposto dalla Federazione Europea dei Giornalisti Scientifici, intitolato “Where is the ethics when scientific information is misused?”. Sarà inoltre allestita una Media Area con una press room, tre sale per le conferenze stampa e due salette per le interviste (una attrezzata come studio di registrazione). Non mancheranno i social event: Il 7 luglio si terrà l’ESOF Media Party in una location ancora segreta mentre tutta una serie di appuntamenti verranno realizzati dalle istituzioni scientifiche della città, come la degustazione scientifica “Il Mare nel Piatto” organizzata da OGS al Caffè San Marco e i press tour organizzati da SISSA, Elettra Sincrotrone, Area Marina protetta di Miramare.
Nelle giornate del Forum verrà anche assegnato lo “Special Award for science writers for Central and Eastern Europe” un premio per giornalisti scientifici assegnati da EuroScience (l’Associazione europea che ha fondato ESOF) dedicato ai giornalisti scientifici del centro est Europa che si sono distinti per il loro lavoro.
Trieste Città Europea della Scienza
La scelta di Trieste come Città Europea della Scienza 2020 si deve alla grande tradizione scientifica della città che risale alla fine dell’‘800, quando nacque l’Osservatorio astronomico a cui seguirono istituzioni attive nella geofisica, nella speleologia e nella biologia marina. Fu poi nella seconda metà del secolo scorso che, grazie alla straordinaria visione del Fisico Paolo Budinich, la realizzazione del Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Salam” (ICTP) diede il via alla nascita di diverse istituzioni, tra le quali la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e il parco scientifico tecnologico Area Science Park, che insieme all’Università e altri centri di ricerca di livello internazionale fanno di Trieste un hub scientifico e tecnologico conosciuto in tutto il mondo.
ESOF a livello locale non può che trarre beneficio, inoltre, dall'attività di stimolo e di coordinamento profuso dal Protocollo d'Intesa tra Comune, Provincia, Università ed Enti di Ricerca: una rete di collaborazione attiva da anni per agevolare il dialogo fra le istituzioni locali e le realtà scientifiche e di ricerca del territorio.
I dati forniti dal SiS FVG “Sistema Scientifico e dell’Innovazione” del Friuli Venezia Giulia, network delle 18 principali istituzioni di ricerca della Regione, fotografano bene questa realtà internazionale unica nel panorama italiano ed europeo: sono oltre 14.000 i ricercatori, gli studenti e i docenti stranieri che ogni anno lavorano in Istituzioni scientifiche e universitarie della regione, in grande maggioranza a Trieste.
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Il festival in città
Da ricordare infine che, parallelo e collegato al Forum in Porto Vecchio, dal 27 giugno all’11 luglio l’intera città di Trieste farà da palcoscenico al “Science in the City Festival”, kermesse con più di 100 tra eventi, spettacoli, mostre dedicati al grande pubblico e a tutti gli appassionati di scienza e tecnologia.
Il lancio del programma coincide inoltre con l’apertura delle call per partecipare come volontari a ESOF e al Science in the City Festival: il bando è disponibile su www.scienceinthecity2020.eu.
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Terre d'acqua, birra e vino – I Percorsi letterari lungo la Piave, alla associazione culturale Ombretta di Salgareda



Aquositas, le vie d'acqua è uno dei Percorsi Internazionali che la rete Borghi d'Europa
propone nel Progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura (Patrocinio IAI -Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica)
ed ESOF2020 Euroscience Open Forum Trieste Capitale Europea della Scienza.

Nel corso di un incontro che si è tenuto presso l'Associazione Ombretta di Salgareda, ha preso
forma l'iniziativa Terre d'acqua,di birra & vino, Percorsi di Scrittori Poeti e Giornalisti sulle rive della Piave, che prenderà il via nel mese di marzo e che godrà del commento enoagstronomico
di Guglielmo e Andrea (numi tutelari de l'Ombretta) e di Alvise Tomasi, de La nostra pizza di Mignagola di Carbonera.
Dieci incontri che ricorderanno personaggi della cultura che hanno segnato la storia dei luoghi
e della contrade : da Hemingway a Goffredo Parise, da Giacomo Noventa a Comisso, dall'
allegra brigata del giornale satirico il Cagnan ai giornalisti che per primi raccontarono il raboso, vin degli alpini a livello nazionale. Il viaggio copre ben cinque paesi europei (Italia,Slovenia,Croazia,
San Marino, Austria e Grecia).

Il 19 marzo la rassegna prende il via all'Ombretta, nel ricordo del Premio Nobel Hernest Hemingway. “L`itinerario "Sulle Traccie di Hemingway" è un percorso storico-culturale adatto a tutti, un`esperienza unica per immergersi nelle vicende della Grande Guerra, viste con gli occhi del grande scrittore statunitense Hernest Hemingway che a Fossalta di Piave venne ferito, e vi ritornò anni dopo la fine del conflitto, unito a doppio filo con il fascino di questa terra Veneta che profondamente lo ha segnato.”

Il 5 aprile, nelle Valli del Natisone,sulle orme dello scrittore Carlo Emilio Gadda, che qui combatté nel primo conflitto mondiale come tenente volontario degli Alpini.
Nel '17 Gadda fu fatto prigioniero, a Caporetto.
“…La passerella fu passata uno a uno… Tutti passavano lentamente con grande precauzione per non scivolar nel fiume: il ponticello arcuato mi costrinse a sedermi, poiché gli scarponi ferrati scivolavano sull’asse… Erano le 13,20 del 25 ottobre 1917; le sentinelle tedesche tutte armate; con baionetta; facemmo nel prato l’ultima adunata, l’ultima chiamata….”.

Il 9 aprile si ritorna all'Ombretta,per ricordare Giacomo Noventa.
Giacomo Noventa, pseudonimo di Giacomo Ca’ Zorzi, poeta e saggista, nacque a Noventa di Piave il 31 marzo 1898, da una famiglia di ricchi proprietari terrieri.
Nel 1915, quando scoppiò la Prima guerra mondiale, era studente ad Udine, ma appena apprese la notizia fuggì dalla scuola per arruolarsi volontario.
Venne respinto perché non aveva l’età minima consentita, ma non desistette, e ritornò l’anno successivo al compimento dei diciotto anni.
Questa volta fu accettato ed aggregato al corpo degli Arditi. 
Giacomo Noventa (1898-1960)



venerdì 14 febbraio 2020

La Slovenia nella IAI (Iniziativa Adriatico Jonica)- Borghi d'Europa nelle Terre di Confine




La rete internazionale Borghi d'Europa promuove il progetto di informazione 'L'Europa della Cultura e della Scienza', patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo
per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica).

L’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) è un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nell’area bagnata da questi due mari. È nata nel 2000, con un accordo sottoscritto ad Ancona da parte dei ministri degli Affari Esteri di sei paesi rivieraschi: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia. Al centro della Dichiarazione di Ancona è stata posta la cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.Ai sei membri originari se ne sono progressivamente aggiunti altri quattro: Serbia e Montenegro (dal 2002 insieme e dal 2006 separatamente), Macedonia del Nord nel 2018 e Repubblica di San Marino nel 2019.
Borghi d'Europa stà sviluppando un piano di incontri ed interviste con i Senior Officials di Iniziativa Adriatico Jonica.
Nelle prossime settimane verranno sviluppati i contatti con la Slovenia, per approfondire le
tematiche di politica estera e le ragioni dell'adesione alla IAI, avvenuta fin dal 2000.

Nel frattempo una delegazione di giornalisti e comunicatori di Borghi d'Europa ha visitato le
Valli del Natisone in collaborazione con l'Istituto per la cultura slovena,Caporetto (Kobarid)
Tolmino e Bovec, proseguendo nel progetto di scoperta delle Terre di Confine.

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San Marino nella IAI (Iniziativa Adriatico Jonica) - Il percorso di informazione di Borghi d'Europa





La rete internazionale Borghi d'Europa promuove il progetto di informazione 'L'Europa della Cultura e della Scienza', patrocinato dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo
per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica).

L’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI) è un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nell’area bagnata da questi due mari. È nata nel 2000, con un accordo sottoscritto ad Ancona da parte dei ministri degli Affari Esteri di sei paesi rivieraschi: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia. Al centro della Dichiarazione di Ancona è stata posta la cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.Ai sei membri originari se ne sono progressivamente aggiunti altri quattro: Serbia e Montenegro (dal 2002 insieme e dal 2006 separatamente), Macedonia del Nord nel 2018 e Repubblica di San Marino nel 2019.
Borghi d'Europa stà sviluppando un piano di incontri ed interviste con i Senior Officials di Iniziativa Adriatico Jonica.
Nelle prossime settimane è stato chiesto l'incontro con il Dipartimento Affari Esteri della Repubblica di San Marino, che è entrato a far parte del Forum nel 2019.

“Riferendosi agli obiettivi e ai principi che muovono l'attività del Forum e alle motivazioni che sottendono alla scelta dell'adesione,il Segretario di Stato agli Affari Esteri Nicola Renzi ha riferito all'Assemblea come San Marino "attribuisca molta importanza ai principi della cooperazione, allo scambio di buone pratiche e ai progetti che promuovono la cooperazione interregionale", specificamente quelli nel settore dei trasporti e dell'energia, della cultura e del turismo sostenibile. San Marino -ha continuato- ritiene che l'appartenenza a una determinata area geografica, a una storia e a una cultura condivise rappresenti un plusvalore, perché significa riconoscere le comuni prospettive dell'integrazione e allearsi per la risoluzione delle sfide quotidiane, nazionali o sovranazionali che siano.”
 
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sabato 8 febbraio 2020

La valorizzazione della castanicoltura nelle Valli del Natisone


La Pro Loco Nediske Doline (Valli del Natisone) e il Comune  di Stregna hanno proposto una tre giorni dedicata alla castagna e ai suoi derivati, preziosi alimenti del territorio,presenti sulle nostre tavole fin dai tempi antichi.
Si è iniziato giovedì 6 febbraio con una lezione degustazione  tenuta da Teresa, cuoca del ristorante Sale e Pepe. facente parte dell'Associazione Via dei Sapori,per proseguire venerdì 7 febbraio con una tavola rotonda sulla castanicoltura e sulla castagna (sempre alla trattoria Sale e Pepe). Borghi d'Europa è intervenuta per realizzare le interviste ai produttori. Infine, domani domenica 9 febbraio
si terrà la passeggiata tematica con partenza da Stregna. La guida naturalistica Angelo Sinuello
accompagnerà a conoscere gli animali,le piante e i maestosi castagni secolari della Benecija.Al rientro la merenda presso la trattoria Sale e Pepe e l'intrattenimento musicale con il duo 'Miola

Il progetto di valorizzazione della castanicoltura nelle Valli del Natisoneè stato inserito da Borghi
d'Europa nel progetto Terre di Confine, Percorso Internazionale La Montagna dell'informazione.

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domenica 2 febbraio 2020

La Trattoria Barcaneta di Marano Lagunare



Noi, giornalisti e dirigenti dell’“Associazione Borghi d’Europa”, in trasferta in Friuli, abbiamo colto l’occasione per passare da Marano Lagunare (UD) - Maran, comunità di parlata veneta, 1800 anime - il piccolo borgo dalla storia millenaria dell’alto Adriatico, ubicato tra Lignano Sabbiadoro e Grado, con tanto di torre medievale romanica e pozzo in piazza. Tutto intorno, la laguna di grande bellezza e valore naturalistico che non è frutto del corso naturale degli eventi, ma del lavoro gravoso dei Maranesi che solidificarono le “mote”, scavarono le “cavane”, costruirono i “casoni” (tipici manufatti di canne e legno ad uso dei pescatori) e mantennero praticabili le vie d’acqua per trarre sostentamento dall’attività di pesca costiera, oggi meno in laguna e più in mare aperto, dove quantità e varietà di prodotto, sono maggiori. Insieme a Grado e Trieste, Marano è uno dei più importanti mercati ittici dell’Adriatico e la flotta di pescherecci, al ritorno dalle battute, rifornisce i tanti (più di una decina solo lì!) tra ristoranti e osterie della zona, di spigole (o branzini) orate, passere e anguille, oltre a cefali e, stagionalmente, piccoli ghiozzi (detti “goo”) latterini, “nono”, vongole veraci e fasolari (molluschi bivalve dalla forma quasi ovale e superficie liscia, lucida rossastra, con sottili strie concentriche) e ancora seppie, “schili”, “almolà”, “paselere”, “nase” e qualche volta anche i rari “calamari marroni”… Questi,  li prepara - con Marco - Claudio Moretti, patron de La Barcaneda (in piazza Marii a Marano) secondo l’antica tradizione veneta. Il suo locale (ci si arriva solo a piedi, ma si parcheggia lì vicino) è un vero rifugio per chi ama la buona tavola, sana e di stagione: ci sono due salette (35 coperti) in un ambiente accogliente, confortevole (e anche romantico, se ci si appropinqua davanti al grande camino all’entrata…). E noi, ci siamo piazzati proprio lì con l’intento di degustare quanto chef Moretti propone, cominciando con un antipasto, vera prelibatezza: il “salame di anguilla” (“brevetto” Barcaneta!) gustato con un’ottima Malvasia in purezza della Cantina Bortolusso, sita in loco (giallo paglierino, frutta esotica, agrumi, note speziate, fresca e vivace) e in alternativa una bionda Arsura Lager del birrificio artigianale, proprio maranese “620 passi” (birra chiara leggera, con sentori di cereali e note erbacee da luppoli tedeschi e cechi) poi una deliziosa tagliata di “ombrina” con cipolla di Tropea croccante e mousse di ricciola; volendo proseguire, la scelta è sempre ricca: capesante su spinacini e salsa all'arancia, canestrelli scottati, calamaretti spillo e radicchio, insalatina “granciporro” (granchio) code di gamberi cotte al vapore su crema di zucca e topinambur e, ancora, granceole, sarde in saor, “canoce” (cicale di mare) gratinate alla maranese col pan grattato – con queste, ottimo il Friulano, Cantina Bortolusso (colore giallo paglierino brillante, profumo delicato e gradevole, con sapore di mandorla amara, asciutto). Adattissima anche la Fipa lpa - sempre del birrificio 620 passi - (luppolatura interamente americana di amarillo, mosaic e simcoe, con parte acre dell'agrume soprattutto in chiusura) – poi cozze, fasolari e altro (a seconda del pescato di giornata)…. Conquistati dall'odore abbiamo voluto assaggiare una zuppetta di pesce con crostini davvero “magistrale” che ha tentato tutti per il bis… con la quale abbiamo bevuto un Sauvignon della Bortolusso (bianco vivace, giallo paglierino brillante, generoso nei profumi di salvia, foglia di pomodoro e sambuco) e la Cortona Belgian Ale, birra 620 passi (color rubino, dolce e mediamente corposa, con note  di toffee e frutta matura). Secondi: filetto di branzino con cicoria, al calamaro (marrone) con radicchio trevigiano e polentina morbida… Stavolta il vino scelto è stato un ottimo Chardonnay (sempre Bortolusso, per non cambiare: giallo paglierino chiaro, sfumature verdognole, struttura armoniosa, delicati profumi di mela e pane) e, sempre del birrificio 620 passi, una “ambrata” di gran qualità: la Indian Pale Ale (luppoli americani, sentori di frutta tropicale e pompelmo). Poi, anguilla allo “speo” (del fiume Stella, davvero a Km. zero!) semplicemente messa sullo spiedo a “fisarmonica”, lasciata sgrassare un paio d’ore e impiattata con puntarelle tirate in padella e polentina… (ci ha lasciato senza parole!) come il Refosco dal Peduncolo rosso in accompagnamento (ancora fedeli alla Bortolusso… tipico rosso rubino carico con riflessi violacei, leggermente erbaceo con sentori di prugna secca, mora selvatica e sottobosco; sapido, leggermente tannico, di corpo, piacevolmente amarognolo) abbinamento “obbligatorio” e veramente azzeccato per quella buonissima anguilla! E si è dimostrata all’altezza anche la Imperial Stout Daracò (in maranese “fallo di nuovo”, ovvio, del birrificio 620 passi… di tenore alcolico basso, 6 gradi, aromi intensi di tostato e di torbato, finale secco amaro, persistente, ma non invasivo). Una breve pausa per scambiarci i pareri (e prendere fiato…) poi, per concludere in dolcezza, crostata con crema e fragole oppure tiramisù scomposto con biscotto fatto proprio dallo chef e caffè bollente versato sopra al momento, tutto annaffiato da un Verduzzo (ovviamente Bortolusso…) colore giallo-oro, leggermente tannico, di corpo, dolce, con profumo di acacia e sapore di miele, equilibrato e piacevole (ottimo per i dessert!) e con il sorbetto al cucchiaio, mandarino, cedro e menta…  Alla Barcaneta non mancano piccoli, ma importanti dettagli come il pane fatto in casa, caldo con cereali o con prosciutto, l'acqua liscia o frizzante di qualità certificata - scelta eco sostenibile - la carta dei vini, con un centinaio di etichette scelte e il servizio sempre attento, mai invadente. A degustazione – chiamiamola così anche se è sembrato un pranzo luculliano –  piacevolmente terminata, abbiamo apprezzato specialmente la varietà della proposta, la freschezza dei prodotti e la semplicità delle preparazioni, mai eccessivamente condite o speziate, sempre dal sapore autentico, deciso e - nota di non poco conto – alla fine, proprio il “conto”… davvero onesto! Mille grazie Claudio!
PS: doverosa precisazione: al tavolo con noi c’erano il dott. Sergio Bortolusso… e Roberto Regeni, del “620 passi”… (che ringraziamo).
(GfL)
Trattoria Barcaneta
Piazza Marii, 7 Marano Lagunare 33050 (UD)
Tel. 043167410 - Cell. 3924050851
www.trattoriabarcaneta.com

Azienda Agricola cav. Emiro Bortolusso
Via Oltregorgo, 10  33050 Carlino (UD)
Tel. 
+39 043167596 - Fax +39 0431640935info@bortolusso.it
Birrificio 620 passi            
Via Sinodo, 8  33050 Marano Lagunare (UD)
Cell. 3337292430
Chiuso: Lunedì, Martedì, Mercoledì
www.620passi.com