mercoledì 30 dicembre 2020

In uscita lo speciale festività 2020 della rivista Borghi d'Europa 🎄

 

🎄In uscita lo speciale festività 2020 della rivista Borghi d'Europa 🎄

🎅 In questo numero tantissime ricette della gioia, donate da chef e pizzaioli selezionati;
🎅Le Nuvole Fritte a cura dei giornalisti della nostra redazione;
🎅 Le rubriche Libri Contro e Millanta e Mirabò.

~Io ho coraggio, tu hai coraggio...noi abbiamo fiducia, voi avete fiducia~

⭐Che sia un 2021 ricco di gioia e serenità ⭐ 



Valli del Natisone : un percorso per scoprire Carlo Emilio Gadda. Per le Vie della Letteratura e della Poesia

 



Borghi d'Europa propone nel progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa Adriatico Jonica), un Percorso internazionale 'Le Vie della Letteratura e della Poesia'.


La Pro Loco Nediske Doline.Valli del Natisone propone un Percorso Letterario nelle Valli del Natisone : una passeggiata inedita sui passi dello scrittore Carlo Emilio Gadda.


Sverinaz (Clodig) accampamento della 470^ compagnia mitragliatrici – 5 ottobre 1917. Ore 11” .
Con questo incipit inizia il nostro primo percorso letterario sui passi che portò lo scrittore Carlo Emilio Gadda, allora Tenente volontario degli Alpini, da Clodig di Grimacco, a Sverinaz, Trusnje, Kras, prima a Dreženca e poi sul fronte del Krasji Vrh sopra Caporetto, dove il 25 ottobre 1917 venne fatto prigioniero.
La poetessa di Topolò Antonella Bukovaz, durante la camminata, ci leggerà brani e versi tratti dal Taccuino e opere di Gadda.
Saranno toccati i luoghi vissuti dallo scrittore e che lo stesso ha percorso e riportato nel suo: “Taccuino di Caporetto Diario di guerra e prigionia ottobre 1917 aprile 1918” ed.Garzanti. Lasciatoci alle spalle il paese di Clodig-Hlodic (m 253) con le sue ottime trattorie risaliremo la valle formata dal corso del rio Rieka e, su facile mulattiera, si raggiungerà Sverinaz (m350). Da qui per strada interpoderale arriveremo a Trusnje, (m650) per espugnare la cima al Monte Planino (m 704), dove il Tenente Gadda sovraintendeva agli scavi e appostamenti di Zona.
Dal diario: “…Ore 12.00 si lasciò l’accampamento di Sverinaz sotto un’acqua torrenziale. Salimmo a Trusnje (m 650), Kras (m 663) con marcia discreta. Vento e pioggia vita terribile. E la pioggia ci macera. Vita d’Inferno. Arrivammo a Caporetto verso le 10 di sera fradici e stanchi”.
Dalla cima del Planino, scollinando lungo i contrafforti dello stesso monte che cinge la sinistra orografica del torrente Koderiana che dà il nome all’omonima valle, si raggiungerà il Mulino Tebogatin (m 250) non prima aver attraversato il torrente Koderiana, caro allo scrittore.
Da qui arriveremo al paese di Seuza (m 335) dove saremo preziosi ospiti di Luisa presso la Hiša Balentacova (Balentazova) per un aperitivo ristoratore e per affettuose conversazioni.
Dopo aver deliziato quanto ci ha preparato Luisa, scenderemo a Clodig (m250) dove presso la Trattoria alla Posta - Stazione di transito degli Artisti che salgono a Topolò - apprezzeremo l’arte culinaria di Maria.

Altre informazioni
Il percorso si snoda su sentiero facile e adatto a tutti e si sviluppa per 10 km. Dislivello 451 m. Abbigliamento da trekking, scarpe comode, acqua secondo le proprie esigenze. Sono graditi gli amici a quattro zampe. Clodig di Grimacco si raggiunge per comoda strada asfaltata di fondovalle. Giunti a Cividale seguire indicazioni per San Pietro al Natisone. Giunti in località Ponte San Quirino seguire indicazioni per Grimacco Topolò, Kolovrat.

Informazioni e iscrizioni
Pro Loco Nediske Doline - Valli del Natisone
Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica Turismo FVG per le Valli del Natisone
cell. 349 3241168 -info@nediskedoline.it - www.nediskedoline.it - www.vallidelnatisone.eu


Pro Loco Nediške Doline - Valli del Natisone
Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica Turismo FVG Valli del Natisone
info@nediskedoline.it  www.vallidelnatisone.eu - www.nediskedoline.it
cell. 349 3241168 (tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00)





Vola il Percorso Internazionale Le Vie della Letteratura e della Poesia : Slovenia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e San Marino, al via

 



Il progetto L'Europa delle scienze e della cultura, promosso dalla rete Borghi d'Europa, sotto il Patrocinio della IAI ( Iniziativa adriatico jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica), prevede nel mese di gennaio 2021 il lancio del PercorsoInternazionale Le Vie della Letteratura e della Poesia.



Si parte dalla Slovenia, con Il Cammino didattico di Alojz Gradnik (Medana-Brda), che viene ritenuto dalla critica letteraria il più importante poeta sloveno della prima metà del Novecento. Gradnik curò la traduzione in sloveno di liriche di Francesco Petrarca e Dante Alighieri.



L'incontro a Russi,presso la Locanda storica da Luciano, con il Presidente de Il Cammino di Dante, ha portato all'inserimento del Cammino tra le tappe della Via della Letteratura e della Poesia.

“Il Cammino di Dante- racconta Oliviero Resta,Presidente dell'associazione-, è il primo viaggio organizzato attraverso i sentieri e le vie medievali che univano la Romagna e la Toscana percorse dal Sommo Poeta ai tempi del suo esilio, periodo in cui scrisse la Commedia. Il percorso vuole riscoprire le antiche vie che collegano le due città di nascita e di morte del Poeta e valorizzare la figura di Dante accompagnando il viandante in un percorso non solo culturale e naturalistico ma anche letterario.Gli itinerari che abbiamo individuato si snodano quindi attraverso quei luoghi del territorio Tosco-Romagnolo citati nella Commedia, o direttamente vissuti dal Poeta durante i suoi anni di esilio. I sentieri che compongono gli itinerari, nella maggior parte dei casi, sono percorsi “in cresta” utilizzati sin dal basso medioevo, fino allo sviluppo dell’attuale rete viaria risalente alla fine dell’800. A tratti questi sentieri medievali coincidono con antiche strade etrusco – romane, facilmente riconoscibili dai tipici selciati.”


La presentazione del Percorso Internazionale avverrà alla Enoteca di Cormons che ospita le iniziative di Taglio Poetico.



'Taglio Poetico' è il format di Gaia Rossella Sain, con il quale organizza anche rassegne in collaborazione con il format goriziano 'Fare Voci”e quello di Cervignano del Friuli 'Nessun Giorno sia Senza Poesia', ma anche con ilcollettivo 'Zuf Zone di Trieste' o con la collaborazione del Porto dei Benandanti di Portogruaro e diverse case editrici.

'Cerchiano di portare voci di artisti nuovi ed emergenti a dialogare con autori più affermati,in serate

che alternano musica e poesia e arti visive (quindi esposizioni pittoriche o fotografiche)... e trovarsi

poi intorno a un calice di vino aiuta a far nascere idee e collaborazioni.'



Il componimento più celebre dedicato alla Repubblica di San Marino “... è racchiuso nella poesia "Romagna" di Giovanni Pascoli ("Sempre un villaggio, sempre una campagna / mi ride al cuore (o piange), Severino: / il paese ove, andando, ci accompagna / l'azzurra vision di San Marino"). La letteratura però ci spiega che non è l'unico e che, allo stesso tempo, il Monte ha avuto, al suo interno, una manciata di ottime penne: da Francesco "Checco" Guidi a Gianfranco Tamagnini ….passando per l'altra metà del cielo, Milena Ercolani, che nel corso degli anni ha partecipato a numerosi concorsi conseguendo importanti riconoscimenti, come ad esempio il premio al Concorso Letterario Internazionale "Manzoni" ( '85), il premio speciale al Concorso Letterario Internazionale "Primavera Abruzzese" ('85), il terzo premio al Concorso Letterario Internazionale " Città di Venezia" ( '93) col primo libro di poesia pubblicato "Fuggendo dal regno di niente". Nel luglio 2010 ha rappresentato la Repubblica di San Marino e l'italophonia al Festival Internazionale di Poesia di Medellin. “ ( da sanmarinofixing.com)



mercoledì 23 dicembre 2020

“Borghi d'Europa” a Conegliano: l'intervento di Laura Panizutti a ESOF2020 a Trieste per il progetto Patrocinato dalla IAI

 


 


 



 

L'Iniziativa Adriatico Ionica (IAI) è un'organizzazione internazionale nata nel 2000 che associa alcuni dei paesi che si affacciano sul mare Adriatico e Ionico. È un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella Euroregione Adriatico Ionica. Il suo segretariato permanente ha sede nella città di Ancona, storico avamposto tra l'Europa occidentale, la Grecia e i Balcani, nella cinquecentesca Cittadella, detta anche “Fortezza di Ancona".

“Borghi d'Europa” promuove il progetto “L'Europa delle scienze e della cultura”, sotto il Patrocinio della IAI.
Il borgo di Ogliano (Conegliano - TV) era stato inserito da Borghi d'Europa nell'elenco dei beni culturali del 2018, Anno Europeo del Patrimonio Culturale, per il Percorso Internazionale Le Terre di Collina.
Nel 2021 Ogliano sarà inserita nel circuito dei borghi di collina, per realizzare scambi culturali finalizzati alla conoscenza e alla valorizzazione del territorio.
Per presentare il progetto, si sono incontrati alla Pizzeria Stella di Ogliano, giornalisti e comunicatori della rete, tutti impegnati con Testate giornalistiche nazionali ed internazionali.
Significativamente la scelta è caduta sulla Pizzeria che ha sempre interpretato in eccellenza la storia del “made in Italy a tavola”.
Non sono mancate le indicazioni per una Via del Gusto locale: dai vini della Cantina Lucchetta ai salumi di casa Marcon, dalla cucina tradizionale della Osteria da Alice, alle pizze di Tre Stelle.
Senza dimenticare lo straordinario contributo che Laura Panizutti (consulente finanziario di Conegliano) ha dato alle iniziative d'informazione del progetto L'Europa delle scienze e della cultura, a ESOF2020 Trieste Città Europea della scienza, sui temi della finanza sostenibile.
Suo, infatti, l'intervento a ESOF2020, nel quartier generale di Porto Vecchio. In sintesi Laura ha ringraziato i Borghi d’Europa per l’opportunità offerta, perché così facendo le diverse culture locali possono essere di sostegno a tutte le attività professionali. Fino a qualche tempo fa, la finanza puntava solo ai profitti, oggi si punta anche al rispetto dei valori e delle persone, valutando un obiettivo etico (per esempio no armi, no inquinamento, ecc.) principi etici e valori correlati che, auspicabilmente, devono essere rispettati nello sviluppo, nella distribuzione e nell’utilizzo dei massimi sistemi, fornendo indicazioni su come tali principi possano essere resi operativi nei vari settori, dal più astratto, al più concreto, fornendone, per quanto possibile, un riscontro pratico…
L’auspicio è che il “Panizutti pensiero”, specie nel contesto di ESOF2020, trovi altri estimatori e seguaci. 

Italia Gusto/ Testata Giornalistica Borghi d'Europa 
www.borghideuropa.eu/https://grandistoriedipiccoliborghiblogspot.com/ https://specialeitaliadelgusto.blogspot.com/


giovedì 17 dicembre 2020

Gorizia nei Percorsi di Borghi d'Europa : i vini di Villa Vasi

 


I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno inserito Gorizia nel progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI Iniziativa Adriatico-Jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico jonica).

Il primo intervento era avvenuto all'Enoteca dell'Impero dello chef Massimo de Belli De Belli,che era stato intervistato nel corso dello stage di informazione che Borghi d'Europa aveva realizzato con l'Associazione Vinoteka Colli di San Floriano.


Seconda tappa del percorso d'informazione la visita all'azienda agricola di Gianluca e Tina Pelizzon, Villa Vasi,in quel di San Mauro, giusto sotto il Sabotino.

Annota Sandro Fekeza in Facebook :

“Qui alle pendici del Sabotino Gian Luca Pelizzon e sua moglie Tina hanno avviato una azienda vinicola : Villa Vasi. Accompagnato da Luka ho visitato le sue vigne, dove crescono preziosi ed antichi vitigni di Malvasia, Sauvignon, Ribolla gialla e di altri eccellenti vini. Mi ha colpito la sua profonda preparazione professionale, la conoscenza dei complessi problemi che un vinicoltore deve affrontare, ma soprattutto la sua passione, il suo straordinario amore per tutto ciò che sta facendo, sostenuto dallo speciale sorriso di sua moglie e dei loro meravigliosi figli.

La visita si è naturalmente conclusa in cantina, particolarmente "attiva" in questo periodo di vendemmia, e poi nel dehors del loro giardino, dove tra uno splendido panorama e un assaggio, i miei sensi sono rimasti sopraffatti da sensazioni veramente nuove. ...”


La Ribolla di Villa Vasi era stata degustata all'incontro di informazione che Borghi d'Europa aveva proposto a Oderzo, Città di Storia e di Storie, presso il ristorante Dussin di Piavon.

Antonella Pianca, scrittrice fotografa e degustatrice AIS, aveva commentato : “ La Ribolla si presenta di un luminoso giallo paglierino. All’olfatto rivela delicati profumi vegetali di erbe aromatiche e floreali di fiori di campo e di glicine con ricordi di pesca bianca ed agrumi. All’assaggio si caratterizza per una buona freschezza e sapidità. Finale lievemente amaricante. “

Tina ha poi offerto agli ospiti un cotechino con la brovada goriziana. Una delizia !



IL GALATEO PER IL TERZO MILLENNIO

 


All’inizio del 2000, trovandomi a Nervesa per una conferenza, presentai un mio libretto dal titolo: “Il Galateo del Terzo Millennio”, omaggio dovuto ad una terra che diede calma ed ispirazione a Monsignor Della Casa per scrivere la sua opera più celebre: Il Galateo, appunto.

Qualcuno si sarà meravigliato della mia decisione di rinverdire un libro che dava la (falsa!) impressione di essere una cianfrusaglia odorosa di cipria ammuffita.


In realtà se per Galateo s’intende quell’insieme di norme che definiscono le buone maniere nei processi di interazione sociale, di questo c’è ancora bisogno, oggi più che mai.


In qualsiasi gruppo, perfino fra gli animali è necessario capire subito chi ci sta di fronte e che tipo di rapporti si vogliono istituire. Ciò non richiede un lungo discorso, ma viene chiarito da come ci si presenta; per gli uomini da come ci si veste e da come si agisce, ma anche gli animali hanno un loro codice: basti pensare a come si atteggia un pavone o anche un galletto!


Ugualmente per quanto riguarda i giovani: specialmente nelle relazioni con i coetanei usano spesso delle regole particolari, ma non meno importanti per dichiarare la propria appartenenza al gruppo e la propria importanza all’interno di esso. Quanto ai segnali: tatuaggi, braccialetti, magliette con le più incredibili scritte…Non c’è che l’imbarazzo della scelta!


Ecco a ben vedere oggi semmai ci sarebbe la necessità di scrivere non “il” Galateo, ma tanti Galatei, quanti sono i gruppi sociali con cui uno si relaziona.


E a ben vedere avevo già avuto questa intuizione quando nel libretto suddetto, accanto alla trattazione generale, scrissi alcuni capitoli di “Galatei Speciali”, cioè di regole di comportamento relative ad aree specifiche, ad esempio: Galateo della Barca, Netiquette, Pet Galateo ecc.


Oggi questa impostazione è ancora più necessaria ed in ciò mi conforta l’Università La Sapienza di Roma che, presentando un corso su “Galatei e Buone Maniere - Percorsi nel Costume” afferma:

La società contemporanea è attraversata da profonde trasformazioni e processi di innovazione che incidono a livello politico, economico, culturale e sociale riscrivendo continuamente la vita quotidiana del soggetto nello spazio dei flussi della cosiddetta “networked society”. In particolare, la straordinaria intensificazione della connettività viene costantemente sperimentata nelle pratiche quotidiane degli individui fino a rendere oggi quasi indistinguibile il dominio delle interazioni comunicative dalle altre attività della vita professionale, familiare, personale. Di fatto, come individui, siamo immersi nel flusso della comunicazione, abilitata da tecnologie digitali sempre più pervasive, immersive e trasparenti. Tuttavia, queste innegabili potenzialità espressive e connettive “alla nostra portata” non sempre procedono di pari passo con una effettiva capacità nell’abitare con competenza all’interno di una realtà globalizzata, sempre più multilingue e multiculturale….L’etichetta e il galateo tornano ad essere oggi uno strumento strategico, fortemente valorizzato nei più diversi contesti sociali: la riscoperta delle buone maniere da adottare nei contesti relazionali rappresenta, infatti, una risorsa preziosa che consente all’individuo di adattarsi al cambiamento e di anticipare e prevenire le incomprensioni comunicative e di individuare percorsi di negoziazione dotati di senso……..L’impostazione del corso intende valorizzare tanto la dimensione storico culturale dell’etichetta e del galateo, quanto le più recenti riflessioni sul multiculturalismo e la mediazione interculturale, con un approccio alla comunicazione non solo come strumento ma come fine (comunicazione come condivisione). I partecipanti acquisiranno le competenze necessarie per approcciarsi correttamente al mondo del lavoro attraverso lo studio e l’acquisizione di un'ampia gamma di conoscenze che includono il linguaggio del corpo, le buone maniere, l’aspetto, le abilità interpersonali, il protocollo ufficiale e il galateo internazionale. Questa tipologia di competenze è particolarmente richiesta nelle aziende che operano a livello internazionale, nella filiera della moda, nella gestione degli eventi, nell’ambito della consulenza di immagine e del personal coaching”


Questo mi fa venire la voglia di rinverdire quel mio aureo libretto….

 

Gianluigi Pagano

                                                                               



 

 

 

Ricordando le “Ostriche Rosa” di Scardovari

 



In occasione della presentazione del programma 2021 di Borghi Europei del Gusto alla Enoteca di Cormons per ESOF2020, Alessio Greguoldo, ha presentato le Ostriche Rosa che alleva a Scardovari, nel parco naturale del Delta del Po(zona Patrimonio Unesco e Riserva della Biosfera), in collaborazione con l’Azienda francese “Tarbouriech”. 


Realizzare questo processo di produzione non è stata un’impresa facile, visto che la bassa escursione di marea, a differenza di quanto succede in Provenza, terra d’origine di questa squisitezza naturale e di conseguenza gastronomica, non rendeva possibile l’esposizione delle ostriche all’aria per alcune ore, che è indispensabile per garantire la qualità del prodotto.


Si è dovuti quindi ricorrere ad un macchinario, grazie a cui le ostriche nella loro fase iniziale di crescita vengono incollate a funi, quindi messe a dimora in acqua. Successivamente, azionando un motore comandato da terra e completamente alimentato da energia eolica e fotovoltaica, è possibile mettere le ostriche periodicamente a secco, simulando così l’effetto della marea.


Ma che cos’è esattamente l’Ostrica Rosa? E’ un mollusco bivalve (ostrea edulis) il cui aggettivo apposto al nome deriva dal colore caratterizzato da striature sul guscio, prodotte dal sole. Ha le carni piuttosto consistenti e gustose e, molto saporite. E’ un vero scrigno di nutrienti: selenio, rame e zinco, ma anche fosforo, ferro, Omega3 e vitamina B12, preziosi elementi che vengono in nostro aiuto contro l’indebolimento del sistema immunitario, la stanchezza e i radicali liberi. 

 




L’abbinamento tradizionale delle ostriche è con lo Champagne, ma noi, da strenui difensori del Made in Italy, le abbiamo degustate con un buon bicchiere (o forse due!) di Friulano (un tempo detto Tocai) Tocai dell’Azienda Agricola Mont’Albano di Savorgnano, che non ha fatto rimpiangere qualsiasi Champagne.

Gianluigi Pagano


 

martedì 15 dicembre 2020

La Cantina Produttori Cormòns nel progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI)

 


 


L’attività del viticultore non dovrebbe limitarsi a piantare le viti e a raccoglierne l’uva, ma dovrebbe essere uno sforzo continuo per conoscere ed interpretare il territorio e curandolo e cercando di ricavarne quanto ha da offrire, senza forzarlo, né mortificandone le potenzialità, ma anzi cercando di trarne l’espressione più piena di tutte le potenzialità.

Ma quando parliamo di territorio ovviamente non consideriamo solo l’aspetto strettamente pedologico, ma anche le condizioni climatiche e gli eventi storici che si sono svolti nel territorio stresso, che ne hanno modificato non solo l’aspetto (interventi idrogeologici, edilizi, ecc.) ma anche la modalità di percepirlo e di approcciarlo, in quanto gli usi e costumi delle genti che si sono avvicendate su quel territorio hanno profondamente modificato nel tempo il territorio stesso.

Per vedere dunque come sia possibile ricavare da un territorio i suoi migliori frutti senza violentarlo, ma anzi interpretandone tutte le potenzialità, ci siamo recati in Friuli e precisamente a Cormons, al confine con la Slovenia, dove il Direttore della Cantina Produttori Cormòns, Alessandro Dal Zovo ci ha spiegato la filosofia operativa dell’Azienda, che ha poco festeggiato i 50 anni dalla sua nascita.


Alessandro Dal Zovo

La Cantina nacque dall’unione degli sforzi di vari agricoltori, che vollero dar vita ad una nuova realtà produttiva che partisse proprio dal loro amore per la propria terra, che li spingeva a collaborare e a cercare di affinare continuamente i loro strumenti di conoscenza del territorio.

Così nacque l’idea del Quaderno di campagna, un minuzioso documento, in cui ogni Socio annota date di potatura, pratiche agronomiche e operazioni colturali, prodotti e dosi, in modo da ottenere un quadro preciso, via via arricchito di dati, come quelli forniti dalle 8 centraline meteorologiche, dislocate in vari punti del territorio, che permettono alla centrale in cantina di avere le condizioni climatiche perfettamente sotto controllo.

Ma l’amore per la propria terra non si limita a questa continua indagine, ma si realizza anche nel continuo studio delle tradizioni enologiche locali e nel cercare di interpretarle nella migliore produzione enologica di tutte le glorie vinicole locali.

Un esempio è quello dello Schioppettino, un’uva tipica della vicina zona di Prepotto, che produceva da tempi antichissimi un’uva rossa (così chiamata chiamato per il suono scoppiettante che emettono i suoi acini quando sono schiacciati), che, dopo la famosa crisi della fillossera venne abbandonata. Ebbene anche la Cantina di Cormons, assieme ad altri viticultori locali, si impegnò per riportare a nuova luce quell’uva e l’eccellente vino che se ne trae, grazie alla loro tenace volontà .

Ma poiché, come dicevo, la conoscenza del territorio non è solo un aspetto pedologico, ma anche culturale, non possiamo dimenticare la pratica di decorare le botti di rovere di Slavonia con le pitture di una ventina tra i più importanti artisti della seconda metà del novecento, da Zancanaro a Celiberti, da Ciussi a Ceschia, da Spessot a Benedetti, Crico, Fornarelli, Ornella, Menon e tanti altri, creando una galleria d’arte unica nel suo genere.



Questa particolare sensibilità dei viticultori di Cormons si esprime anche in un’altra iniziativa: I Vini della Pace

Dal 1983 si cominciò a mettere a dimora alcune centinaia di vitigni provenienti da ogni Paese ove la vite è coltivata. Dai loro grappoli non poteva che scaturire un vino altrettanto unico sia per le caratteristiche naturali sia per il messaggio che gli si volle affidare, quello di essere il Vino della Pace. Un vino simbolicamente capace di affratellare gli uomini, proprio come le viti venute da ogni continente si affratellano nella vendemmia, nella spremitura dei loro grappoli, nella fermentazione, nell’unico vino che, appunto, ne nasce.

Nel 1985 ci fu la prima vendemmia e le bottiglie del vino che ne nacque, decorate da grandi artisti – Baj, Music e Pomodoro - furono spedite a Capi di Stato e rappresentanti di tutte le Religioni, come messaggio di fraternità e di Pace,

Così cominciò la storia della Vigna del Mondo e del Vino della Pace: un messaggio di fraternità e di pace che, puntualmente, ogni anno si rinnova.

Ecco, questo è il messaggio che nasce da una terra, un tempo di confine insanguinato, di vero amore per la propria terra, che non esclude quello per le altre, anzi lo richiama, perché dall’amore non può nascere che amore.

Gianluigi Pagano